L’antico borgo marinaro di San Vito si trova sul promontorio che chiude il Golfo di Castellammare, tra la Riserva Naturale Orientata dello Zingaro e quella di Monte Cofano.

Si sviluppa lungo la costa e la sua spiaggia bianchissima la rende, ogni estate, meta ambita di chiunque si trovi in zona.

San Vito Lo Capo sorse intorno al XIII sec. come avamposto di Erice.
Il borgo attuale cominciò a formarsi nel XVIII sec. intorno ad un antico Santuario, dedicato a San Vito martire, patrono della città. Originariamente si trattava di una fortezza saracena che poi cambiò uso e fu intitolato al Santo da cui la città prende nome. Mantenne tuttavia l’aspetto di una fortezza per difendere i pellegrini che chiedevano ospitalità al suo interno.

Sulla strada provinciale che dall’antica Val di Mazara portava al Santuario sorge la Cappella di Santa Crescenza: una piccola cappella, in elegante stile arabo, che aveva lo scopo di proteggere il popolo e il suo santuario dalle scorribande piratesche.

Al centro del paese, vicino al Santuario, si trova il Museo del Mare dove sono esposti gli oggetti che testimoniano le antiche attività legate alla pesca. A San Vito Lo Capo infatti, fino alla metà del ‘900, era in funzione la Tonnara del Secco per la pesca e la lavorazione del tonno rosso del Mediterraneo.

Tante sono le antiche torri d’avvistamento poste a difesa della costa e ancora visibili: tra queste, la torre Mpisu, la torre Sceri e il Torrazzo.

Il territorio è ricco di grotte, che conservano pitture rupestri e incisioni: la Grotta dei Cavalli a Cala Mancina, la Grotta dei Ciaraveddi e quella del Racchio, nei pressi dell’abitato di Macari.

Piatto tipico è il Cous cous di pesce a cui ogni anno, a settembre, viene dedicato il Cous Cous Fest, Festival Internazionale del Cous cous.

Fonte: Trapaniwelcome.it